Agatha Christie
Poirot e la salma
Edizione: Oscar Gialli Mondadori
Pagine: 238
Prezzo: 11.50
Trama
Che cosa c'è di meglio di un rilassante weekend in campagna, in compagnia di amici e parenti? Anche il dottor Christow, un medico totalmente assorbito dal lavoro, sente il fascino della natura, e tutte le volte che può trascina la riluttante Gerda a passare qualche giorno nella casa degli Angkatell, dove l'anziana Lady Lucy domina la sua corte di invitati. L'amicizia e le buone maniere, tuttavia, non bastano a celare una forte tensione fra gli ospiti. In fondo, tutti i presenti hanno qualcosa da nascondere, qualche segreto inconfessabile. Il delitto è dietro l'angolo...
Con la regina del giallo, si sbaglia poche volte, è raro che mi ha deluso. La trama è semplice, una normale storia di cronaca nera per la quale Poirot deve indagare. In primo piano troviamo la scrittrice ci dipinge la classica la ricca classe sociale inglese che negli anni tra le due guerre del 900 viveva quasi fuori dal tempo: sperando soprattutto di preservare la bella tenuta di famiglia dalle divisioni ereditarie e nemmeno il delitto può permettersi di disturbare; una ricca famiglia che vive di rendita e non considera naturale la necessità di lavorare, e la bravura della scrittrice che all'interno del romanzo mette una vena di antisemitismo con la frase di una delle protagoniste deve giustificare per telefono la propria assenza dal lavoro a causa dell’inchiesta: « La voce rauca ed acida dell’ebrea, all’altro capo del filo, era piena di collera ». Infatti una delle protagoniste l'anziana lady Lucy mi è stata antipatica fin dalla prima frase che dice, mentre Gerda il suo personaggio era faccia da schiaffi, per farla svegliare visto che è una donna sottomessa che non riesce a imporsi.
Un romanzo molto carino che tiene col fiato sospeso il lettore, che fino alla fine. Libro consigliato
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