Isabel Allende
L’amante Giapponese
€ 9,50
Edizione Feltrinelli
Trama
Alma Belasco, affascinante
pluriottantenne, colta e facoltosa, decide di trascorrere gli ultimi anni della
sua vita a Lark house, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco.
In questa struttura stringe amicizia con Irina, giovane infermiera moldava, di
cui presto si innamorerà il nipote Seth Belasco. Ed è ai due giovani che Alma
inizierà a raccontare la sua vita, in particolare la sua grande storia d'amore
clandestina, quella con il giapponese Ichi, figlio del giardiniere
dell'aristocratica dimora in cui ha vissuto, nonché compagno di giochi sin
dalla più tenera infanzia. Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda
guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore - quella dei
giapponesi deportati nei campi di concentramento -, si snoda un amore fatto di
tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso
indistruttibile,
Io ho
sempre amato questa scrittrice e fino ad ora non mi ha mai deluso. Non mi ha
deluso nemmeno con questo libro. Mi sono immersa nella lettura, di questa
storia leggendo pagina dopo pagina, senza stancarmi. Amo il suo modo di
scrivere. Nelle pagine di questo romanzo si ritrova forse una scrittice diversa
rispetto a quella de “La casa degli
spiriti”, con un modo di scrivere più denso. Ancora una volta
Isabelle Allende racconta la vita di una donna con passione, malinconia, la
voglia di vivere e riscatto, e lo fa con due donne, Irina e Alma, la
badante dell’est e la ricca pittrice annoiata, diverse per personalità ed
estrazione sociale, per attitudini e per interessi, che si trovano a
convivere e inspiegabilmente. Con questo libro è un viaggio immaginario tra Polonia e
Giappone. Ci porta all’essenza di queste due anime così diverse, ma così simili
per il fardello di dolore che portano con sé da rendere inevitabile lo scoppio
di una passione impetuosa e travolgente; Alma e Ichimei si amano fin da
bambini, e coltivano il loro sentimento nel tempo, fino a ritrovarsi, ciascuno
con la propria vita, ricca e agiata quella di lei, faticosa e dedita al duro
lavoro quella di lui..
Eppure non è tutto oro ciò che luccica,
e la donna, in congedo col mondo e in ritiro volontario nella casa di riposo,
sceglie finalmente di liberarsi delle convenzioni borghesi che hanno da sempre
condizionato la sua vita, sceglie di aprirsi alla giovane badante, che nasconde
anche lei un passato torbido, dal quale fugge. Irina scopre la storia di Alma,
segnato dalla perdita della sua famiglia in un campo di concentramento e dal
trasferimento in un paese sconosciuto, dai ricchi zii d’America scampati all’Olocausto.
È la storia di una donna che si è aggrappata con tutte le sue forze alla
vita borghese e convenzionale che le è stata proposta, come alla sola ancora di
salvezza in mezzo alla confusione e alle macerie, e che alla fine ha scelto,
anche a costo di rinunciare al suo io, alla sua essenza, anche con l’amore tra
la giovane Alma, figlia della ricca imprenditoria terriera di San Francisco, e
l’amante giapponese il giardiniere Ichimei, il loro è un amore impossibile, un
amore che va avanti fin da quando sono piccoli. Un’amore che non reggerebbe lo
scarto con la realtà implacabile che vede Alma e Ichimei appartenenti a due
universi così lontani ed irraggiungibili: lei ricca moglie di un avvocato,
troppo legata agli agi e alle comodità della sua vita borghese, e lui umile
giardiniere giapponese.
“L’amante giapponese” non è che
questo: un tributo all’amore di ieri e di oggi, immortalato in parole nella
storia di Alma e Ichimei e prolungato idealmente da quello, ancora acerbo, di
Irina e Seth.
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