Prezzo 2 libri a 9.90 €
Pagine 346
Edizione Feltrinelli edizione economica universale
Trama: 1939. Alla fine della Guerra civile spagnola, il giovane medico Víctor Dalmau e un’amica di famiglia, la pianista Roser Bruguera, sono costretti, come altre migliaia di spagnoli, a scappare da Barcellona. Attraversati i Pirenei, a Bordeaux, fingendosi sposati, riescono a imbarcarsi a bordo del Winnipeg, il piroscafo preso a noleggio da Pablo Neruda per portare più di duemila profughi spagnoli in Cile – il “lungo petalo di mare e neve”, nelle parole dello stesso poeta –, in cerca di quella pace che non è stata concessa loro in patria. Lì hanno la fortuna di essere accolti con generosa benevolenza e riescono presto a integrarsi, a riprendere in mano le loro vite e a sentirsi parte del destino del paese, solo però fino al golpe che nel 1973 fa cadere il presidente Salvador Allende. E allora, ancora una volta, si ritroveranno in esilio, questa volta in Venezuela, ma, come scrive l’autrice, “se si vive abbastanza, i cerchi si chiudono”.
Ogni volta che leggo Isabel Allende per me è una garanzia, un'autrice stupenda, è una delle mie scrittrici preferite, sono stati pochi libri che non mi sono piaciuti. Ritroviamo una saga familiare, mi sono sentita immersa come nel suo primo libro che ho letto "La casa degli spiriti", ho trovato le stesse emozioni leggendo questo libro. Una scrittura fantastica, che ti fa immergere nella lettura, che ti trasporta nelle vicende narrate, sei felice e triste per i personaggi, che mi fatto divorare pagina su pagina, tanto che in pochi giorni ho finito il libro. Isabel Allende sa narrare storie inventate mescolate alla realtà, molti fatti narrati in questo libro sono reali, dalla guerra civile spagnola al golpe in Cile.
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