Yuka Murayama
La stanza dei Kimono
€18,50
Pagine 344
Edizione Piemme
Trama
Da tre generazioni, a Tokyo,
la famiglia della giovane Asako gestisce un raffinato negozio di kimono. Quella
del kimono è un'arte: ogni colore, ogni materiale, modello o fantasia ha un suo
significato, che solo pochi sono in grado di decifrare. E quando Asako riceve
in dono da sua nonna la splendida collezione privata della famiglia una
collezione di kimono antichi, preziosissimi, in cui ogni pezzo è unico e ha la
sua storia capisce che è il momento anche per lei di entrare in questo mondo,
lasciando il suo lavoro di organizzatrice di matrimoni e cominciando una nuova
vita. D'altra parte, suo marito Seiji sembra essersi allontanato da lei, preda
dell'infelicità e in cerca di qualcosa che forse Asako non riesce più a dargli.
E tramite il negozio di kimono che Asako incontra Masataka, un affascinante
sconosciuto di Kyoto che ha dei kimono speciali da proporle in vendita. Tra lui
e Asako scoppierà una passione violenta, carica di erotismo e di desiderio, che
costringerà Asako a chiedersi che cos'è che vuole davvero dalla propria vita e
le farà finalmente capire che cos'è il piacere, quello vero.
La stanza dei kimono è un
romanzo in cui le passioni fioriscono al ritmo delle stagioni, e i kimono e i
templi shinto svelano ai personaggi i loro stessi, complicati desideri, in un
Giappone pieno di tradizione, storia e poesia.
Nel libro vengono descritte
le abitudini sessuali represse dei protagonisti, e con l’infedeltà coniugale
possono essere realizzate. Le scene sono ben descritte, dove vediamo anche la
verà natura dei personaggi.
Il testo è scritto in modo
impeccabile, descrive molto bene anche i nomi dei tessuti, le stoffe, i disegni
e dei componenti dei kimono, e per aiutare il lettore c’è un glossario che
aiuta a capire e spiegare i termini giapponesi, che aiutano a capire gli usi e
costumi del Giappone, ma anche la vita stessa dei protagonisti. Forse possono
far disturbare la lettura, ma per me non è stato così.
Il finale può far sembrare
che il libro sia incompiuto, ma non è così, ma il finale un senso ce l’ha. Il
libro mi è piaciuto e lo consiglio.
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