11 marzo 2014

Libro Bocciato - I love shopping in bianco


Per Becky la vita scorre finalmente serena e felice: ha saldato tutti i debiti con la banca mettendo all'asta tutti i suoi indumenti e le sue cianfrusaglie (nel finale di I love Shopping a New York) e ha uno splendido lavoro da Barney's come personal shopper. 
E soprattutto… Luke le ha chiesto di sposarla! Becky è al settimo cielo.

Ma dove dovrà svolgersi il grande evento? I suoi genitori vorrebbero che il matrimonio fosse celebrato a Oxshott, nella casa di famiglia, mentre Elinoir, la perfida madre di Luke, progetta una lussuosa cerimonia al Plaza Hotel di New York. A chi dire di no? Non si può certo lasciare che le due famiglie preparino due feste grandiose per lo stesso giorno in continenti diversi… oppure si? Come uscire da questo pasticcio?
Lo ammetto. Non ho la più pallida idea di come riconoscere un capo firmato, se non fosse per le etichette. Mi sono affezionata al personaggio di Becky Bloomwood.
Ho letto altri libri della scrittrice e dove era presente la protagonista, ma in questo libro a fine lettura non posso dirmi essere soddisfatta, ma anche perché il libro riesce a ripetere più volte i suoi stessi schemi. Leggere le strane, pazze e surreali, avventure di Becky Bloomwood è stato rilassante e divertente come previsto, e lo stile dell'autrice si rilevato fresco e scorrevole, come nei libri precedenti. Tuttavia, ho notato l'originalità nei momenti che fanno prendere una piega diversa alla trama. In alcuni punti l'ho trovato noioso, e ho trovato da pazzi quello che stava succedendo. Ciò si verifica fondamentalmente nelle innumerevoli occasioni in cui Becky tenta di comunicare quella che le sembra la scelta migliore: e ogni cosa che vuole portare a compimento le viene impedito da un problema di comunicazione telefonica...tanto per cambiare... questo può funzionare una volta o due, ma dopo un pò iniziare a stufare.
La protagonista si fa influenzare da quello che vogliono gli altri, invece di avere qualcosa che piace a lei. Dovrebbe dire "basta, ora si fa come dico io, il matrimonio è mio e lo voglio così", ogni tanto mi sembra usata come un burattino, perché sia la suocera che la mamma, fanno il matrimonio della ragazza come piacerebbe a loro il matrimonio, e lei non è in grado di dire qualcosa a entrambe, anzi dice a entrambe <<si va bene>>, e alla fine si ritrova in un mare di guai, e pensi che sia impossibile uscire da una situazione del genere. La scrittrice, qui ha messo una cosa folle. Tutto questo dopo 200 pagine, mi ha stufato. Più leggevo e più mi veniva voglia di entrare nel libro, prenderla da parte e dirle: muoviti a decidere. 
A lungo andare però l'indecisione di Becky è diventata davvero irritante, fortunatamente però l'effetto snervante,  è mitigato dagli altri personaggi e dalle varie lettere inviate da notai e impiegati di banca in risposta alle assurde domande di Becky. Insomma, un libro che non posso certo consigliare spassionatamente, ma lo consiglio a chi è appassionato della serie. Non bisogna però aprirlo con aspettative elevate, perché "I Love Shopping in Bianco" potrebbe deludere.

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