Tragedia in tre atti
Oscar Mondadori
€ 9.00
Pag 187
Trama: Il famoso attore sir Charles Cartwright sta dando un piccolo ricevimento nella sua casa in Cornovaglia. Dopo aver bevuto un cocktail, il reverendo Babbington muore. La polizia attribuisce il decesso a cause naturali.
Ma quando, poco tempo dopo, sir Bartholomew Strange muore in circostanze abbastanza simili, iniziano a sorgere i dubbi. Hercule Poirot presente alla prima cena è incuriosito e inizia ad investigare. Il secondo delitto sembra non avere niente a che fare con il primo, ma Poirot non è convinto. Quando poi scompare un domestico, e una paziente della seconda vittima muore, Poirot è preso dal panico, e in fretta e furia mette insieme i pezzi, per poi giungere alla conclusione finale.
Sono un'amante del genere e questo è uno dei tanti romanzi di Agatha Christie che leggo. Ammetto che a differenza di altri, la storia è davvero costruita in modo curioso. Il ritmo del romanzo è decisamente spedito. Poirot fino a metà libro resta defilato e poco protagonista, che con la incalzante ricerca di indizi ci porta fino al finale, ma non avevo nemmeno sospettato il vero colpevole. Sono rimasta veramente di stucco! Un vero colpo di scena! La sua battuta finale mi ha causato un liberatorio scoppio di ilarità.
Poirot non si permette di fallire......e infatti anche in questo episodio raggiunge il suo successo. Adoro i suoi metodi di arrivare alla risoluzione dei problemi. Naturalmente non è stato così, questo è un giallo perfettamente strutturato; è la Christie dell'età dell'oro, quella degli anni '30 e '40.
Agatha Christie, è sempre una garanzia
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