Jérome Hallier
" La geisha e il suonatore di banjo "
Edizione: Giunti
Prezzo: 15 €
Pagine 187
Trama
Kyoto, 1900. In una delle più eleganti case da tè della città, vive Omiya, una giovane geisha che sogna di evadere dai confini ristretti del suo mondo. Un mondo dove fin da bambina le è stato insegnato come muoversi, parlare, vestirsi, in cui non c’è spazio per i propri desideri e nemmeno per l’amore, visto che è la sua padrona a scegliere per lei amanti e protettori. Ma un giorno un vecchio liutaio dona alla ragazza un misterioso shamisen, che ha il potere di commuovere chiunque lo ascolti. Così la fama di Omiya arriva fino all’imperatore, che le chiede di unirsi alla delegazione giapponese in partenza per l’Esposizione Universale di Parigi. Il gruppo di geishe risveglia la curiosità degli europei, che fanno la fila per vederle, ma è impossibile sfuggire alla rigida sorveglianza del capitano Yoshikawa, che le accompagna ovunque ed è segretamente innamorato della bella musicista. Finché l’inaspettato crollo di un’installazione non crea il panico tra la folla, e Omiya si ritrova fra le braccia di Tommy, un affascinante suonatore di banjo venuto dall’America...
Due mondi lontanissimi, l’antico Oriente e il moderno Occidente, si incontrano a Parigi attraverso i destini di Omiya e Tommy. E forse, per qualche istante magico, la musica e l’amore riusciranno ad annullare la distanza che li separa.
Sono andata alla libreria giunti e mi sono lasciata tentare da questo libro sia per la trama, ma la prima cosa che mi ha tentato è stata la copertina. Il prezzo per le pagine che ha, mi sembra troppo. Sono rimasta sorpresa mi aspettavo decisamente un libro diverso, mi ha letteralmente spiazzata. Dalla trama ti aspetti una storia d'amore proibita, qui invece di storia d'amore non la vedi manco dal binocolo, mentre da come si legge dalla trama ti sembra che sia al centro di tutto il libro e invece no. L'autore si focalizza più che altro sulle differenze culturali dei protagonisti, e questo ci può stare per presentarci i protagonisti, ma poi deve finire e passare al succo di questo libro, invece che passare a una vera storia d'amore tra i protagonisti, che si incontrano massimo due volte in tutto il libro. All'interno troviamo qualcosa di realmente esistito ossia l'esposizione universale di Parigi e i personaggi sono inventati. La protagonista mi è piaciuta, perché è una ragazza che sogna di essere libera, ma al contrario ovunque va è prigioniera. Il protagonista invece mi è stato sulle scatole, è il classico ragazzo che non sa cosa vuole nella vita. Come è libro è veramente piccino, perché non sono neanche 200 pagine e forse se era sviluppato meglio, magari inserendo una storia d'amore proibita allora ci poteva uscire veramente un buon libro, doveva essere sviluppato. Il libro non mi ha stupito, non mi ha dato emozioni. La scrittura non è male, si legge decisamente in fretta, anche in una giornata. Non ti aspetti un finale del genere, frettoloso.
Libro sconsigliato.
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