Margaret Mitchell
Via Col Vento
Pagine: 1061
Trama
Rossella O'Hara è la
viziata e capricciosa ereditiera della grande piantagione di Tara, in Georgia.
Ma l'illusione di una vita facile e agiata si infrangerà in brevissimo tempo,
quando i venti della Guerra Civile cominceranno a spirare sul Sud degli Stati Uniti.
Il più famoso romanzo popolare americano narra così le vicende di una donna
impreparata ai sacrifici: la tragedia della guerra, la decimazione della sua
famiglia, la necessità di doversi adattare a una nuova società. E soprattutto
la sua lunga, travagliata ricerca dell'amore e la storia impossibile con
l'affascinante e spregiudicato Rhett Butler, avventuriero che lei comprenderà
di amare solo troppo tardi.
Come si fa a non
leggere un libro del genere? Io avevo in libreria questo libro, da un bel tempo
di tempo, l’edizione che ho infatti è bella vecchia 1061 pagine divise in tre
libri. Il libro infatti è di mia madre, lei è innamorata di questo libro, non
so quante volte ha letto questo libro. Alla base di Via col vento, scritto nel
1936 dalla scrittrice americana Margaret Mitchell, giornalista trentacinquenne
che nel corso della sua carriera pubblicò quell'unico romanzo, aggiudicandosi
il premio Pulitzer e il National Book Award. Opera-fiume lunga oltre mille
pagine, Via col vento si rivelò immediatamente un bestseller di proporzioni
gigantesche, attirando l'interesse dei produttori hollywoodiani ancora prima
della sua uscita nelle librerie, grazie al frenetico passaparola partito dalla
casa editrice. Il libro mi è piaciuto, mi ha appassionato. L’edizione che ha
una scrittura piccina e per fortuna come libro mi è piaciuto, perché
altrimenti, non avrei finito il libro tanto facilmente. E’ una lettura che si
legge con facilità, è un bel mattoncino, ma per come è scritto, la lettura
scivola e vi ritrovate fino alla fine senza che vi rendete conto. Mi piace la
scrittura soprattutto se pensiamo che è un libro scritto non proprio
recentemente. E’ un libro che consiglio
di leggere.
Ci sono alcuni
personaggi che mi sono piaciuti e altri meno. Rossella O’Hara non è da meno,
ogni tanto mi piace come personaggio, e alcuni casi, per niente.
Rossella O'Hara è la
protagonista del romanzo. Viene descritta come una donna affascinante con i
capelli scuri e gli occhi verdi, dapprima giocosi e maliziosi, in seguito
freddi e alteri. All'inizio del romanzo Rossella è rappresentata come una
ragazza ricca, viziata e capricciosa, invaghita del pacato Ashley Wilkes, ma
dotata di una forza di volontà senza pari. Il personaggio di Rossella, o si
ama, o si odia. Io sono una via di mezzo. E’ il personaggio fuori dal coro. Il
personaggio di Rossella è una donna che sa quello che vuole coraggiosa e
scaltra, che fa di tutto per la sua terra Tara (che pensavo che veniva messa un
pochino di più nel libro) e per se stessa e (questo mi è piaciuto), vuole
essere sempre la prima e mai la seconda, che per avere quello che vuole, anche
calpestando gli altri, e se devo dire con sincerità alla fine è pure
sfortunata! In molti casi il personaggio non mi è piaciuto anche per il suo
pensiero sugli schiavi e il suo comportamento. Nel libro fa vedere un periodo
gli schiavi neri non contavano nulla, e pure la protagonista Rossella ha questo
pensiero di amore e odio verso gli schiavi, per quelli che conosce e che hanno
lavorato sulla sua terra gli vuole bene come Mammy, e li tratta un pochino
meglio, mentre per quelli che non conosce, prova quasi disprezzo.
Rhett Butler è uno
scaltro e affascinante avventuriero, irriverente e con una pessima reputazione.
Durante la guerra Rhett diventa famoso per il suo lavoro come forzatore del
blocco, nonostante continui a ribadire che per lui il Sud e la Confederazione
non valgono nulla. Io lo considero un anti-eroe, arrivista e senza scrupoli.
Ashley Wilkes è un
amico d'infanzia di Rossella, che si innamora in seguito di lui. Anche Ashley è
attratto da Rossella, ma preferisce sposare la propria cugina, la sensibile e
affettuosa Melania Hamilton.
Melania Hamilton è la
cugina di Ashley, successivamente sua moglie. Gentile, umile ed altruista,
Melania abita ad Atlanta e si affeziona subito a Rossella, non accorgendosi mai
dell'odio bruciante che quest'ultima prova per lei. (Anche se per me ha dei
prosciutti sugli occhi per non vedere che Rossella è innamorata del marito).
Elena O'Hara è la
madre di Rossella. Viene descritta come una donna alta, bella e dagli occhi
neri, molto dolce e altruista.
Geraldo O'Hara è
l'impetuoso padre irlandese di Rossella, che è la sua figlia prediletta.
Mammy è la bambinaia
di Rossella. Definita come una donna molto grassa e severa, vuole molto bene a
Rossella, che considera la sua piccina, ma che castiga in continuazione per il
suo comportamento scorretto. E’ uno dei personaggi che mi è piaciuto di più.
Mi ha colpito
l'affermazione della protagonista nel finale? No, per niente! E’ un personaggio,
che non si crogiola nel pianto, neanche dopo l'abbandono del marito, e dice
"Ma si, domani è un altro giorno" e rialza la testa. Non mi ha
colpito perché, a Rossella succedono molte cose, mi sarebbe sembrato strano se
non fosse stato così visto tutte le cose brutte che gli succedono. Cosa che
dovremmo fare anche noi quando le brutture e le asperità della vita pesano massicciamente
sulle nostre spalle?
Un libro che considero
un bellissimo libro, con una bellissima storia, che consiglio di leggere, ma
non è diventato il mio libro preferito!
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