22 maggio 2018

John Green ---- Città di carta ( Libro Bocciato )



John Green
Città di carta
Edizione: Rizzoli
Pagine: 391
Prezzo: € 10.99



Trama

Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembra­va essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso.


La maggior parte di persone dicono John Green è una garanzia, i libri sono molto belli, non deludono mai. Beh a quanto pare ho trovato l’eccezione! Il primo libro che leggo dello scrittore e ho toppato alla grande! Ho comprato questo libro, perché non avevo nulla leggere, e ho letto la trama sembra interessante e invece no. E’ la prima volta che leggo qualcosa dello scrittore, e ho detto proviamo….non credo che comprerò altro di questo scrittore. Detto sinceramente pensavo di meglio. Partiamo dallo stile di scrittura l’unica cosa che mi è piaciuta del libro. Il libro si fa leggere, scrittura semplice. Niente da dire. La storia non sembra male, ma delude il finale in una maniera unica! Il protagonista è un 18 enne di nome Quentin e viene chiamato con il soprannome di Q, che razza di soprannome sarebbe? È da sempre innamorato della sua vicina di casa Margo Roth Spiegalman, dice che è innamorato, ma non ti spiega minimamente cosa questa ragazza ha fatto per farlo innamorare, e ti rimane un grande punto di domanda alla frase a circa metà del libro << [....] Non era mia amica, d’accordo, ma merita di essere ritrovata, no? >>, ok trovo giusto il fatto di ritrovare una persona, ma dici sono innamorato di questa persona, ma se questa ragazza non la consideri una tua amica, ma per te è quasi una semplice conoscente, come cavolo fai a essere innamorato di questa persona?. Quentin e Margo si conoscono fin da bambini, fino a 9 anni giocano insieme poi all’improvviso si perdono di vista fino a quando 9 anni dopo lui la segue in un avventura ( diciamo per andare a combinare qualche guaio ) e poi scompare e lui fa di tutto per trovarla. Ok da questo pensiamo non male. Parliamo dei personaggi, hanno 18 anni, con gli ormoni impazziti e fanno e dicono un mucchio di scemenze, e alla fine dimostrano 14 anni,! oltre al fatto che hanno certi nomi e ti chiedi dove li ha presi lo scrittore?, Quentin, Ben (diciamo che passa) Radar ( ma, un ragazzo si può chiamare Radar?! ), Lacey ( è una ragazza, mai sentito un nome del genere ) e Angela ( primo nome decente ). Questa Margo, è considerata la più figa della scuola, e nella lettura non riesci a capire come mai viene considerata così figa, non fa nulla di particolare per essere considerata figa ( per me non è normale essere considerati fighi quando uno scappa di casa per fare un viaggio on the road ) anzi il contrario. Margo è una ragazza folle e egoista, è una ragazza che non fa altro che cacciarsi nei guai e all’inizio del libro trascina Quentin che è il solito sfigato di turno, con i prosciutti davanti agli occhi, che è pazzo di una ragazza, ma lei non se lo fila neanche, un burattino nelle mani di Margo, che lo trascina in atti vandalici e entrare di nascosto di notte in un parco divertimenti, lui pensa ok è una cosa sbagliata, ma alla fine come un bravo burattino sa fare, si ritrova a seguirla. Una piccola domandina  sorge spontanea? Ha 18 anni, ma il cervello dove sta? I dialoghi tra Quentin e Margo, vogliono sembrare profondi, poi per me alla fine risultano anche ridicoli. La ragazza scompare, si scopre che non è la prima volta che scappa di casa, e i genitori infatti non sanno che pesci pigliare, perché sanno che una ragazza che ha dei problemi che non fa altro che scappare di casa e danno un consiglio a Quentin di non farsi trascinare nei giochetti di Margo e lui cosa pensa? << conoscevo abbastanza i genitori di Margo, ma non li avevo mai visti comportarsi così da stronzi >>. Sono senza parole, l'unica cosa che pensi....ma questo che si fuma! Margo ogni volta che andava via di casa, faceva capire ai genitori tanti piccoli indizi per fargli capire dove si trova, e Quentin pensando a questo si mette alla ricerca di questi indizi…..e il giorno del diploma lui scopre dove potrebbe essere e va a cercarla con i suoi amici, solo che poi scopre come è realmente la sua Margo.

Da metà libro la storia si fa più noiosa, ma la parte più noiosa e la terza e ultima parte che è divisa non in capitoli, ma in ore! Di ore ne sono ben 23! Quentin parte con i suoi amici in macchina per andare a trovare Margo e descrive tutto quello che succede ora per ora! Cosa vuole succedere in una macchina per 23 ore!?! L'ultima parte poteva benissimo essere tagliata, e poteva fare un capitolo unico con il finale! Dopo tutto sto casino, il gruppo di amici con indizi, quasi impossibili da capire  che neanche il miglior detective sarebbe capace di risolvere l'enigma, si arriva alla fine, si risolve con una stronzata! Dopo aver letto il finale ci rimani di cavolo! 

Per salvarsi, Green avrebbe dovuto scrivere un finale in cui veramente far emergere il significato più profondo di questo romanzo, mentre invece spreca il tutto con una scena che per me ha avuto molto poco senso. Green in questo romanzo vuole spiegare come le persone non mostrano mai davvero tutti i lati della loro personalità, e spesso le vediamo come delle immagini di carta ( o possiamo chiamarle maschere ), senza accorgerci che dietro c'è molto di più. E' così che Quentin si innamora solo di un lato di Margo, quello che vede e che ha idealizzato, per poi scoprire di non conoscerla affatto proprio mentre la sta cercando. 
Lo scrittore voleva farci capire questo che ogni persona ha una maschera da mostrare, ma dietro c'è molto di più? Beh non si è inventato nulla, Pirandello l'ha scritto nei suoi libri un pò prima di lui!

Il libro dovrebbe trascinarti in un’avventura (di uno che si fa i film mentali per una ragazza)….io non l’ho vista per niente. Appassionate? No, per niente, io non ho trovato nulla per far si che fosse emozionante, anzi l’ho trovato banale! Alquanto irrealistico! Una storia decisamente monotona!

21 maggio 2018

Royal Wedding ---- Look Invitati


A un matrimonio tutti gli occhi sono puntati sulla sposa, anche se aveva un look basico. Figuriamoci al Royal Wedding, ma a un matrimonio reale,si notano anche i look degli invitati! Soprattutto prima tra tutte la 


Regina Elisabetta, che ha stupito con un soprabito verde lime, abbinato al cappello e al vestito dai guizzi di colore viola intenso. Il verde è stato la scelta anche della mamma 

di Meghan, Doria Ragland, 
elegantissima in una nuance pastello con un'acconciatura a treccine, decisamente particolare e impensabile per la mamma della sposa ( per me non era proprio adatta come acconciatura )e di 


Carole Middleton che ha scelto invece un menta ghiaccio. 


Amal Clooney, bellissima ed elengane in giallo zafferano, seguita da Victoria Beckham, 


posh in blu scuro, ma con décolleté arancione pop, forse per me il vestito è troppo nero......un po' troppo effetto funerale! 

Poi sì al floreale, da Charlotte Riley che non mi sembrava proprio il vestito a fiori adatto a un matrimonio, mi sembra più un semplice vestito per andare a fare una passeggiata al mare.


a Carey Mulligan


fino alla raffinata Pippa Middleton. 


La sorella Kate, 


Duchessa di Cambridge, invece, ha optato per un semplicissimo panna con un cappello per me un po' eccessivo (sinceramente non avrei scelto il panna, un colore troppo vicino al bianco) e, la bimba Charlotte veramente carina, come lei, 


Serena Williams e Priyanka Chopra hanno selezionato abiti nelle nuance tenui del rosa e del lilla.e vicino a lei Abigail Spencer 



con un vestito che non mi sembra il vestito adatto per un matrimonio, ma piuttosto per andare a scuola. 
Non si può dimenticare il cappello “a fiore” di Camilla Parker Bowles


forse un po’ troppo ingombrante, ma il vestito era bello, e gli occhiali rosa di Sir. Elton John,


griffati ovviamente Gucci, e siamo abituati al suo look di occhiali particolari. 

Gina Torres 


con un abito sui toni del roso e scarpe nude, ma per me stona un pò il cappello indossato non lo vedo bene con l'abito scelto. 

Mike e Zara Tindall 

Lady Kitty Spencer con un abito sui toni del verde e borsetta sui toni dell'arancio e un cappello non eccessivo. 


Cressida Bonas, abito a righe colorato un semplice frontino.


Chelsy Davy 


Sofia Wellesley e James Blunt

20 maggio 2018

Paul Doherty - Il Calice Avvelenato

Paul Doherty
Pagine 300
Prezzo € 5,50
Edizione Pocket Piemme


Inghilterra, 1521. La corte di Enrico VIII è sconvolta da una tremenda notizia: Giles Falconer, capo dei servizi segreti inglesi a Parigi, è stato assassinato. Voci insistenti attribuiscono la morte ai Luciferi, le spie private del re di Francia, e sostengono che un loro infiltrato si sia introdotto all'interno della corte inglese per passare ai francesi informazioni sui piani di potere di Enrico. Sir Roger Shallot e il suo mentore Benjamin Daunbey vengono mandati in Francia per fare luce sul caso. Unici indizi: il nome in codice della spia, Raphael, e una coppa di vino che aveva in mano Falconer poco prima di morire. Ma il re dai suoi inviati vuole molto di più... 

Anche questo libro, era nella mia libreria da un pò di tempo. Il primo libro che avevo letto dello scrittore mi era piaciuto ho pensato leggiamo anche questo. Il libro era stato comprato da mio padre al mare, a lui come a mia madre, l'hanno trovato carino e simpatico. Io devo capire come hanno fatto a leggere questo libro e soprattutto dove sta il simpatico ll primo mi era piaciuto, ma questo per niente, non ho neanche finito di leggere il libro. Del libro non posso dire molto. Il libro è un thriller storico. La storia ha all'interno parecchi personaggi storici. Sono arrivata a leggere le prime 50/60 pagine, poi alla fine l'ho lasciato il libro, perché era di un noioso pazzesco! Prima di tutto il fatto che è scritto in prima persona, è odioso, non impazzisco per la scrittura in prima persona, anche se scritto in prima persona, ma si reputa un buon libro, se l'inizio si rivela intrigante da spingermi a leggerlo sorvolo, il tasto dello stile in prima persona. L'inizio per me non è stato intrigante da suscitarmi l'andare avanti a leggere, anzi il contrario. Mi ha letteralmente fatto addormentare e lo leggevo di sera! Dalla trama sembra interessante, ma leggendo non sono nemmeno riuscita a capire quanti anni ha Sir Roger Shallot in alcuni passaggi mi sembra un signore anziano in altri punti un uomo giovane, io per le 50 /60 pagine che ho letto, non ho capito nulla! Alla fine ho rinunciato e lanciato il libro. Nelle prime 50 pagine lo scrittore si dilunga e non succede nulla, gli eventi sono decisamente lenti. Mi aspettavo decisamente di più, anche perché lo scrittore ha scritto un bel pò di libri non è uno scrittore alle prime armi. Non è un libro che consiglio! 

Matrimonio Da Favola Parte Seconda


Cambio d’abito per Harry e Meghan al matrimonio dell’anno. Dopo la funzione religiosa nel Castello di Windsor e il rinfresco offerto dalla Regina Elisabetta, i novelli sposi si sono cambiati per il party esclusivo organizzato dal Principe Carlo. Una festa con solo 200 invitati, tra parenti e amici più stretti. Per la sera, dunque, Harry ha tolto la divisa militare per indossare un elegante smoking, veramente elegante, mi piace la sua scelta (preferisco questa scelta rispetto alla divisa militare).

Meghan Markle ha sfoggiato un secondo abito da sposa, sempre semplice, che non dice nulla di che, qui magari poteva osare un pochino di più con un vestito ricamato e con dettagli e direi anche con un pò di scollatura, invece no. La semplicità più pura (insomma poteva fare molto meglio). Dopo l'abito creato da Givenchy, si passa all'abito firmato Stella McCartney. Il secondo abito nuziale porta infatti la firma della famosa stilista inglese, figlia del cantante dei Beatles Paul McCartney. 

Anche il secondo abito da sposa di Meghan Markle è semplice, ma raffinato. Rigorosamente bianco, il vestito ha una scollatura all’americana. 

Dell'altro abito ha lasciato le scarpe. Belle e raffinate. (Poteva cambiarle e rendere il tutto più chic tutto più wow?!). Mi dispiace dirlo, ma non mi piace neanche quest'abito.....perché anche questo era troppo basico, sembra un abito da sera! Troppo semplice per la sposa, perché se c'è un'invitata al matrimonio che porta un abito simile, (e di abiti da sera uguale a questo, ma di colore diverso esistono!) al tuo, pieno di strass anche se colorato si fa notare più della sposa! E di abiti da sera particolari e da effetto wow, ne esistono veramente tanti! Anche se per me questo vestito, fa difetto sotto al seno, sembra che rimane un pò largo. 

Meghan ha tenuto i capelli raccolti e un make up nature (almeno poteva giocare con un rossetto più acceso visto che tutto quanto era troppo semplice). Nel look non è mancato però un dettaglio molto importante, in onore di Lady Diana. 

Meghan Markle ha indossato per il party offerto dal suocero Carlo degli orecchini pendenti mentre alla mano ha mostrato un grosso e prezioso anello acquamarina appartenuto a Lady Diana. Un regalo del Principe Harry, che era molto legato a sua madre.

19 maggio 2018

<< Matrimonio da Favola >>

Matrimonio da favola a Londra. Vedere un matrimonio è sempre bello, soprattutto un matrimonio reale! Il principe Harry decisamente bello e elegante di divisa militare, anche se come ha detto mia madre sembrava che portava un cappotto era più bella con la giacca un pochino più corta, ma stava benissimo, e soprattutto molto emozionato. 
Meghan Markle ha incantato tutti al suo arrivo alla St. George Chapel del castello di Windsor e lo ha fatto all'insegna della semplicità. Kensington Palace ha reso noto con un tweet lo stilista del vestito da sposa di Meghan Markle. Si tratta della designer britannica Clare Waight Keller, diventata Direttrice Artistica della maison Givenchy, lo scorso anno. L'abito è è stato realizzato in seta e per mantenere l'essenzialità delle linee. Lo scollo a barca e le maniche a tre quarti. Il colore, un bianco puroil lunghissimo velo da sposa, di ben di 5 metri (una cosetta da niente!). Abito semplice, raffinato, Meghan Markle era una bellissima principessa (direi una bellissima cenerentola!) e la favola del principe Harry e Meghan è solo all'inizio. Nessun dettaglio sexy o decoro lucente, solo tanta semplicità. Troppo basico!

L'abito è una creazione esclusiva realizzata appositamente per l'occasione e il marchio che l'ha creato non potrà riprodurlo, ne tanto meno metterlo sul mercato (forse non lo stesso abito che ha indossato lei, ma in giro ci sono abiti molto simili a questo, quindi le ragazze che preferiscono la semplicità e vogliono trovare un abito simile a questo c'è la possibilità di trovarlo!). A pagare l'abito della sposa è stata la Regina Elisabetta. A tenere fermo il velo sulla testa della sposa una lussuosa tiara ricoperta di diamanti. Non si tratta di una tiara qualsiasi: è un gioiello appartenuto alla Regina Maria, la nonna della regina Elisabetta ed è stata quest'ultima a prestare il prezioso per le nozze alla sposa. Oltre alla tiara Meghan ha indossato preziosi orecchini e bracciali firmati Cartier, mentre ha scelto di mantenere il collo nudo (certo collo nudo, dopo aver indossato una tiara della Regina Maria così ricca mi sembra normale non caricare tanto). 
Un look così semplice ed elegante non poteva che essere completato che con un paio di scarpe sobrie ed essenziali. Anche qui sono assenti pizzi merletti, strass o pietre. Meghan Markle sotto l'abito da sposa ha indossato semplici décolleté a punta di Givenchy con tacco medio. 


I fiori del suo bouquet erano stupendi, per non parlare dei fiori fuori la cappella! Veramente una composizione bellissima che formava un arco! Direi spettacolare! A realizzare il bouquet della sposa è stata la flower designer Philippa Craddock che ha seguito le indicazioni di Meghan la quale ha voluto rendere omaggio a Lady Diana scegliendo per il bouquet i fiori preferiti della Principessa triste ovvero i non ti scorda di me. Il principe Harry ha poi consegnato alla fiorista alcuni fiori raccolti nel giardino privato di Kensington Palace per poterli aggiungere al bouquet della sposa. 

Sei a molti avrà incantato il vestito della sposa (ovviamente è questione di gusti!), a me come abito non ha detto nulla, non dico che a lei non stava bene, anzi a lei l'abito stava bene, ma lo trovo decisamente troppo semplice, nessun dettaglio particolare, nessun decoro lucente.....io preferisco abiti con qualche decoro lucente, anche se il tessuto dell'abito mi è piaciuto molto. 
L'abito era adatto a lei, semplice, ma non di certo wow, forse la sua è stata una scelta intelligente per non sbagliare, per far emergere la sua personalità, e il suo sorriso. Non è il classico abito da sposa, forse anche perché lei non è la classica sposa, anche perché lei si è già sposata. Non so se l'ho notato solo io, ma è una cosa che ho notato, le maniche sembrava che facevano difetto nel giromanica, e poi mi sembra che l'abito fosse pesante. Colpa del tessuto?

Dell'abito non mi fa impazzire, le maniche a tre quarti, (potevano essere in pizzo e riprendere lo stesso pizzo del velo), e non mi piace neanche la scollatura a barchetta, preferisco  la scollatura a cuore. 
Quello che mi è piaciuta è la sua entrata spettacolare, bellissima con paggetti e le bambine.

Bellissima l'acconciatura. Il look del viso? Trucco bello nulla di particolare neanche qui, poteva usare un'altro rossetto che metteva in risalto il viso, anche perché non gli guardi il viso, ma vedi solamente la tiara. 

17 maggio 2018

Margaret Mitchell - Via Col Vento


Margaret Mitchell
Via Col Vento
Pagine: 1061

Trama
Rossella O'Hara è la viziata e capricciosa ereditiera della grande piantagione di Tara, in Georgia. Ma l'illusione di una vita facile e agiata si infrangerà in brevissimo tempo, quando i venti della Guerra Civile cominceranno a spirare sul Sud degli Stati Uniti. Il più famoso romanzo popolare americano narra così le vicende di una donna impreparata ai sacrifici: la tragedia della guerra, la decimazione della sua famiglia, la necessità di doversi adattare a una nuova società. E soprattutto la sua lunga, travagliata ricerca dell'amore e la storia impossibile con l'affascinante e spregiudicato Rhett Butler, avventuriero che lei comprenderà di amare solo troppo tardi.

Come si fa a non leggere un libro del genere? Io avevo in libreria questo libro, da un bel tempo di tempo, l’edizione che ho infatti è bella vecchia 1061 pagine divise in tre libri. Il libro infatti è di mia madre, lei è innamorata di questo libro, non so quante volte ha letto questo libro. Alla base di Via col vento, scritto nel 1936 dalla scrittrice americana Margaret Mitchell, giornalista trentacinquenne che nel corso della sua carriera pubblicò quell'unico romanzo, aggiudicandosi il premio Pulitzer e il National Book Award. Opera-fiume lunga oltre mille pagine, Via col vento si rivelò immediatamente un bestseller di proporzioni gigantesche, attirando l'interesse dei produttori hollywoodiani ancora prima della sua uscita nelle librerie, grazie al frenetico passaparola partito dalla casa editrice. Il libro mi è piaciuto, mi ha appassionato. L’edizione che ha una scrittura piccina e per fortuna come libro mi è piaciuto, perché altrimenti, non avrei finito il libro tanto facilmente. E’ una lettura che si legge con facilità, è un bel mattoncino, ma per come è scritto, la lettura scivola e vi ritrovate fino alla fine senza che vi rendete conto. Mi piace la scrittura soprattutto se pensiamo che è un libro scritto non proprio recentemente.  E’ un libro che consiglio di leggere.
Ci sono alcuni personaggi che mi sono piaciuti e altri meno. Rossella O’Hara non è da meno, ogni tanto mi piace come personaggio, e alcuni casi, per niente.
Rossella O'Hara è la protagonista del romanzo. Viene descritta come una donna affascinante con i capelli scuri e gli occhi verdi, dapprima giocosi e maliziosi, in seguito freddi e alteri. All'inizio del romanzo Rossella è rappresentata come una ragazza ricca, viziata e capricciosa, invaghita del pacato Ashley Wilkes, ma dotata di una forza di volontà senza pari. Il personaggio di Rossella, o si ama, o si odia. Io sono una via di mezzo. E’ il personaggio fuori dal coro. Il personaggio di Rossella è una donna che sa quello che vuole coraggiosa e scaltra, che fa di tutto per la sua terra Tara (che pensavo che veniva messa un pochino di più nel libro) e per se stessa e (questo mi è piaciuto), vuole essere sempre la prima e mai la seconda, che per avere quello che vuole, anche calpestando gli altri, e se devo dire con sincerità alla fine è pure sfortunata! In molti casi il personaggio non mi è piaciuto anche per il suo pensiero sugli schiavi e il suo comportamento. Nel libro fa vedere un periodo gli schiavi neri non contavano nulla, e pure la protagonista Rossella ha questo pensiero di amore e odio verso gli schiavi, per quelli che conosce e che hanno lavorato sulla sua terra gli vuole bene come Mammy, e li tratta un pochino meglio, mentre per quelli che non conosce, prova quasi disprezzo.
Rhett Butler è uno scaltro e affascinante avventuriero, irriverente e con una pessima reputazione. Durante la guerra Rhett diventa famoso per il suo lavoro come forzatore del blocco, nonostante continui a ribadire che per lui il Sud e la Confederazione non valgono nulla. Io lo considero un anti-eroe, arrivista e senza scrupoli.
Ashley Wilkes è un amico d'infanzia di Rossella, che si innamora in seguito di lui. Anche Ashley è attratto da Rossella, ma preferisce sposare la propria cugina, la sensibile e affettuosa Melania Hamilton.
Melania Hamilton è la cugina di Ashley, successivamente sua moglie. Gentile, umile ed altruista, Melania abita ad Atlanta e si affeziona subito a Rossella, non accorgendosi mai dell'odio bruciante che quest'ultima prova per lei. (Anche se per me ha dei prosciutti sugli occhi per non vedere che Rossella è innamorata del marito).
Elena O'Hara è la madre di Rossella. Viene descritta come una donna alta, bella e dagli occhi neri, molto dolce e altruista.
Geraldo O'Hara è l'impetuoso padre irlandese di Rossella, che è la sua figlia prediletta.
Mammy è la bambinaia di Rossella. Definita come una donna molto grassa e severa, vuole molto bene a Rossella, che considera la sua piccina, ma che castiga in continuazione per il suo comportamento scorretto. E’ uno dei personaggi che mi è piaciuto di più.

Mi ha colpito l'affermazione della protagonista nel finale? No, per niente! E’ un personaggio, che non si crogiola nel pianto, neanche dopo l'abbandono del marito, e dice "Ma si, domani è un altro giorno" e rialza la testa. Non mi ha colpito perché, a Rossella succedono molte cose, mi sarebbe sembrato strano se non fosse stato così visto tutte le cose brutte che gli succedono. Cosa che dovremmo fare anche noi quando le brutture e le asperità della vita pesano massicciamente sulle nostre spalle?
Un libro che considero un bellissimo libro, con una bellissima storia, che consiglio di leggere, ma non è diventato il mio libro preferito!

02 maggio 2018

Sephora ---- Gommage detergente esfoliante


Sephora
Gommage detergente esfoliante
Green Tea
160 ml
Prezzo 8.90 €

Descrizione
Un gommage quotidiano per il corpo, che deterge perfettamente la pelle ed elimina con delicatezza le cellule morte.

Come agisce: Questo gommage per il corpo, dalla texture corposa e dai microgranuli esfolianti, deterge ed elimina le cellule morte, lasciando la pelle liscia, morbida e delicatamente profumata. Declinato in tutte le profumazioni della linea Bagno di Sephora, per il massimo piacere!

I plus:
- Una texture incredibilmente cremosa, per un'esperienza unica sotto la doccia.
- Un'azione esfoliante delicata, adatta a un uso quotidiano.
- Un delizioso vasetto di forma conica facile da tenere in mano.

Consigli di utilizzo: Questo gommage detergente può essere usato tutti i giorni.

Io preso questo bagnodoccia/scrub, dopo aver avuto un’esperienza traumatica con lo scrub di equilibra, passando da sephora ho preso questo la scorsa estate, adesso non sono sicura, se c’è di questa profumazione in negozio, ma il prodotto di per se in altre profumazioni lo vendono ancora. Dalle recensioni è un prodotto che alcuni lo amano alcune lo odiano. Il prodotto è un vasetto da 160 ml, utile per doccia, non lo uso tutti i giorni, lo scrub sulla mia pelle fa il suo effetto e lascia la pelle delicata e morbida. Il profumo all’inizio mi era piaciuto, ma a lungo andare stanca, la cosa che non mi piace per niente e la sua consistenza, avevo letto gommage, ma pensavo che era una crema morbida…invece mi sono ritrovata una cosa viscida, che scappa da tutte le parti……
Non lo consiglio!

Maschera Idratante --- Pupa


Maschera per il viso ----- Pupa
Maschera idratante
Maschera in tessuto
Prezzo: 5.50 €

Descrizione
Una maschera in tessuto imbevuta di un trattamento intensivo che agisce in pochi minuti per un risultato immediato. Disseta la pelle aumentando la riserva di idratazione per un viso fresco e morbido. La formula non contiene profumo per essere ancora più delicata sull’epidermide. Ideale dopo una giornata impegnativa per cancellare i segni di stanchezza.
Il sottile tessuto aderisce come una seconda pelle e permette al trattamento di agire per un’azione intensiva e un risultato immediato. L’Estratto di Riso e l’Acido Ialuronico aiutano a mantenere il corretto livello di idratazione e prevengono l’inaridimento.
Aprire e stendere la maschera. Applicare sul viso deterso facendo aderire perfettamente il tessuto. Lasciare in posa per 15/20 minuti e rilassarsi. Rimuovere la maschera e massaggiare delicatamente per far assorbire il prodotto in eccesso.

Avevo preso questa maschera in tessuto al negozio limoni….ho detto proviamo, avevo già provato maschere di questo tipo in tessuto e mi sono trovata bene, ho pensato sarà su per giù la stessa cosa….. è stato così ho aperto la confezione, la maschera imbevuta al punto giusto, 15-20 minuti di posa ….io quando indosso la maschera faccio anche altro non sto ferma 15-20 minuti……ma con questa maschera si deve stare distesi e non fare nulla per 15 minuti, perché la maschera non rimane attaccata al viso, ma si stacca e scivola dal viso anche se si sta fermi stando in piedi, la maschera scivola dal viso dopo 5 minuti e tu devi stare li a rimettere al maschera l’ho tolta dopo 10 minuti! Io ho provato altre maschere in tessuto, ma non mi hanno mai dato l’effetto di scivolare dal viso così…. Il suo effetto idratante lo fa, e rende la pelle morbida e idratante… ma indossarla non è un piacere!

Non consiglio questa maschera, anche se l'effetto lo dà, e anche se mi piace l'effetto non ricomprerò questa maschera. 

01 maggio 2018

Hanni Munzer - Musica per un amore proibito - Libro Promosso

Hanni Munzer
Musica per un amore proibito
Edizione: Giunti
Pag: 450
Prezzo: 6.50

Trama
Fino a che punto si può spingere una madre per salvare i suoi figli? E fino a che punto si può spingere una figlia per vendicare suo padre? Amore, ossessione, coraggio e tradimento nell'Europa devastata dal nazismo. Mentre la giovane e inquieta Felicity è pronta a lasciare Seattle e l'adorabile fidanzato Richard per realizzare il sogno di fare il medico a Kabul, una serie di eventi drammatici sconvolge la sua famiglia: la madre di Felicity scompare nel nulla a pochi giorni dalla morte dell'anziana nonna Deborah. Felicity si metterà sulle sue tracce, riuscendo finalmente a raggiungerla a Roma. In quel luogo la madre sta cercando di ricomporre la tumultuosa storia della sua famiglia, dopo aver scoperto che Deborah ha sempre mentito sul suo passato: un vecchio ritaglio di giornale la ritrae in prima fila durante il processo di un criminale nazista. Chi è quell'uomo? E quale legame aveva con Deborah? La risposta potrebbe nascondersi nel misterioso diario in ebraico rinvenuto tra le sue cose. Inizia un trascinante viaggio che porterà Felicity nella Germania dell'ascesa hitleriana, sulle orme della bisnonna Elisabeth, celebre cantante d'opera sposata con un medico ebreo, e della nonna Deborah, pianista di talento, la cui indole ardente e impulsiva segnerà il suo destino in modo imprevedibile.

Ho comprato questo libro senza un consiglio di nessuno, mi sono avvicinata per il prezzo, era nella parte offerta. Ho letto la trama e devo dire mi aspettavo un romanzo un po’ diverso. All’inizio inizia con Felicity che deve partire per Kabul e fare il medico, inizia in un modo molto leggero, quasi da romanzo rosa….andando avanti non è così. 
Il romanzo è la storia di una famiglia al tempo del regime nazista e la seconda guerra mondiale. La prima volta mi avvicino a questa scrittrice e il suo stile mi piace, mi ha attirato nella lettura che mi è risultata piacevole, ho letto il libro in pochi giorni, prendevo il libro per leggerlo in ogni momento che avevo dei minuti liberi. All’interno narra delle storie d'amore delle donne anzi eroine, perché sono donne coraggiose, che fanno di tutto per la loro vita, per la loro famiglia e per il loro paese.
Parliamo del titolo: "Musica di un amore proibito", il titolo dice tutto, Elisabeth innamorata del marito ebreo che nel periodo del nazismo e nella seconda guerra mondiale per una donna non ebrea sposare un ebreo era proibito, Deborah che allaccia una storia con un tedesco, proibito anche quello, una passione decisamente fuori del comune. I personaggi mi hanno saputo coinvolgere, e mi hanno attirata fino al finale. La scrittrice ha saputo descrivere tutti gli stati d’animo dei personaggi. 
Hanni Munzer ci regala una storia ricca di colpi di scena. Le violenze della guerra sono viste attraverso gli occhi di Deborah, personaggio dal fascino ricco di contraddizioni, e della sua sfortunata famiglia.

Musica per un amore proibito è un romanzo che ci spinge a riflettere sulla cattiveria umana e su come la guerra abbia sia il potere di privare alcuni uomini di scrupoli e sentimento sia la capacità di instillare in altri coraggio e tenacia nel difendere i propri ideali e le persone amate, come ci dimostrano le donne protagoniste di questo romanzo che, reagendo con coraggio alle violenze alle quali sono costrette a sottostare, non abbandonano la forza di lottare ed andare avanti. 

Eva Weaver - Il Piccolo burattinaio Di Varsavia ( Libro Promosso )


Eva Weaver

<< Il Piccolo burattinaio Di Varsavia >>

Edito da Mondadori
Prezzo: 9.00
Pag: 274

Trama

 Mika è un bambino prigioniero nel ghetto. Il cappotto è il suo segreto, che nasconde un esercito di burattini. Il principe è il burattino che dà vita agli spettacoli per gli ebrei del ghetto fino a quando non vengono scoperti dai nazisti. Il soldato è l'ufficiale tedesco che riceverà in dono il piccolo burattino, traghettandolo fino ad oggi. Eva Weaver riesce nella più difficile delle imprese, raccontare nel contempo il cuore fragile della tragedia, la perdita dell'innocenza di un bambino e la sua inesauribile capacità di sognare di nuovo. Ricordandoci che, se ragazzini come Mika, con la loro infinita immaginazione, non fossero esistiti, i nazisti avrebbero addormentato i cuori, soffocato lo spirito, e alla fine avrebbero vinto.

“ Ora la mia strada volge al termine…
Dovrò giacere là dove tutte le strade hanno inizio:
nel triste straccivendolo del cuore”

Questo romanzo ha suscitato in me sensazioni strane. Non è il primo libro che leggo che tratta questo tema, e questo mi è piaciuto moltissimo.
Questa è la storia di Mika, ormai anziano, che decide di raccontare al nipote ciò che non ha mai raccontato a nessuno. Dopo aver trovato in una vecchia valigia l’enorme cappotto del nonno, pieno di tasche e cuciture segrete, Mika svela la sua vita di ragazzino ebreo nel ghetto di Varsavia e come riuscì a sopravvivere grazie ai burattini che il nonno gli lasciò prima di venire ucciso dai nazisti, ma è anche la storia di Max, un soldato tedesco, sconfitto e a sua volta deportato in Siberia dove vivrà sulla propria pelle le atrocità un tempo da lui commesse su quella degli ebrei. Una storia che parla di eroi che non hanno rinunciato alla loro umanità. Le vite di Mika e Max si incroceranno legandosi a doppio filo e travalicando il tempo.
Ogni persona che legge si pone molte domande, “Cosa avrei fatto se sarei stato li? Mi sarei unito alla Gioventù Hitleriana o avrei rischiato la vita per unirmi alla resistenza anti-nazista? E tutte quelle persone, i civili, sarà vero che non sapessero cosa capitava agli ebrei? Non erano forse anche loro complici, aderenti alla propaganda? Come potevano non accorgersi che i loro vicini ebrei erano stati portati via magari durante la notte, che le loro case erano vuote? Ma anche se sapevano cosa potevano fare da soli contro i tedeschi?  
Il doppio punto di vista del libro, mi è piaciuto molto, la prima parte quella di Mika, bambino ebreo e quello di Max, soldato tedesco, danno parecchie riflessioni da fare.Vediamo le due facce della medaglia. Perché così è la vita e, a seconda di dove ti trovi a nascere, puoi vivere le situazioni in maniere molto diverse, indipendentemente dal tuo personale sentire, a parer mio. Non sempre le scelte sono volontarie, spesso si è trascinati dall'ambiente...
Il libro insegna che il Male può toglierti tutto, ma non potrà mai portarti via, i sogni, l’intimo calore del cuore.

Agatha Christie: Il natale di Poirot ( Libro Promosso )


Agatha Christie
<< Il natale di Poirot >>
Mondadori
Prezzo: 11.50
Pag: 206

Il vecchio Simeon Lee, inglese, arricchitosi in gioventù, decide di trascorrere il Natale in compagnia dei suoi figli presso la sontuosa residenza che condivide assieme al figlio Alfred e alla nuora Lydia. Ben presto alla porta di casa bussano George, il figlio dedito alla carriera politica, assieme alla moglie Maude; David, il sognatore per eccellenza, assieme alla consorte Hilda; Harry, il figlio scapestrato; Pilar, la nipotina figlia della defunta Jennifer e, a sorpresa, un tale Stephen Farr, figlio di un ex socio di Simeon. La sera della Vigilia, dopo cena, un rumore di mobili rovesciati seguito da un forte grido attira l’attenzione dei presenti che si precipitano dinanzi alla porta della camera del capostipite, chiusa dall’interno. Dopo aver abbattuto la porta, una terribile scena si rivela ai loro occhi: il povero Simeon giace sul pavimento, sgozzato. Il tenente Sudgeon, assieme al colonnello Johnson e a Poirot, avrà il compito di risolvere l’intricato caso.

Io da un po’ di tempo leggo i gialli della Christie e rare volte mi hanno delusa. Questa volta non mi ha delusa. Questo giallo l’ho letto in pochi giorni, mi ha tenuta incollata dalla prima all’ultima pagina. Ottimo romanzo giallo, come per la maggior parte dell'autrice. La scrittura fluida, mai noiosa, descrittiva al posto giusto. Grandi colpi di scena soprattutto il modo in cui è stata uccisa la vittima. Questo romanzo è un perfetto esempio di schema classico nel giallo inglese. Riunione di famiglia in cui emergono rancori sopiti, uccisione di un membro della famiglia, indagine del Sig. Poirot che mette a fuoco i moventi di tutti con chiacchiere apparentemente vacue e infine risoluzione finale davanti a tutti.
La scelta di ambientare un efferato delitto in un tranquillo maniero della campagna inglese nel periodo di con il crimine crea una bella tensione. La trama è un puzzle, e alla fine del libro, al momento della spiegazione, improvvisamente tutto acquista un senso. E come sempre la Christie esorcizza la paura dimostrando che il mistero può essere svelato: il criminale sarà assicurato alla giustizia e l’ordine sarà restaurato. In questo romanzo il colpevole non prova alcun rimorso per il crimine commesso. Quindi la Christie non smette di stupirci uscendo dagli schemi che lei stessa ha costruito con la sua moralità vittoriana.

Hong Ying - La Donna Vestita di Rugiada ( Libro Promosso )


Hong Ying
<< La donna vestita di Rugiada >>
Edizione: Garzanti
Pag: 324
Prezzo: € 18.60

Trama
Shanghai, 1941. I giornalisti si affollano ai piedi della grande scalinata di marmo del Park Hotel, l'albergo più lussuoso della città. Una donna vestita di un lungo abito di seta così cangiante e impalpabile da sembrare fatto di gocce d'acqua, scende lentamente i gradini, illuminata dai flash dei fotografi. Yu Jin, la grande attrice e cantante, è tornata in patria dopo una lunga assenza e il suo rientro sulle scene di Shanghai è l'evento più atteso del momento. Ma Yu Jin non è solo la stella più splendida del firmamento teatrale d'Oriente. Nel suo passato si nasconde un segreto. Un segreto che risale a molti anni fa, quando Yu Jin era solo una bambina rimasta tragicamente orfana. Il suo padre adottivo, Fred Hubert, un libraio franco americano, l'ha allevata con un preciso scopo: lavorare, come lui, per i servizi segreti americani. Grazie ai suoi insegnamenti Yu Jin è diventata una spia pericolosa e letale. Adesso che ha terminato l'addestramento a Hong Kong è arrivato il suo momento, la missione più importante: scoprire i piani di attacco giapponesi. Il destino del conflitto mondiale è nelle sue mani, e per portarlo a termine deve usare tutta l'astuzia e le armi di seduzione di cui è capace. Ma il compito si rivela più difficile del previsto, perché il cuore di Yu Jin batte ancora per la sua patria, la Cina, e lei è disposta a tutto, anche a sacrificare sé stessa pur di salvarla.

Ho scoperto questa scrittrice per caso, avevo trovato un altro libro, della stessa autrice e quando finito di leggere l’altro libro, ho pensato voglio trovare gli altri libri da lei scritti, e ho trovato questo. Da un po’ di tempo resto affascinata da tutto quello che viene dall’Asia. Questo romanzo ha un po’ di tutto. I personaggi sono veramente ben descritti. La scrittura è decisamente piacevole, ben scritto. Si entra in sintonia con loro, e alcuni di loro non li sopporti proprio. Mentre si legge il romanzo, ti sembra di stare nel romanzo e essere invisibile e segui tutta la storia, restando dietro le quinte. Sei letteralmente immerso nella lettura. E’ un libro, poco adatto a chi ama poco la storia, ma perfetto per chi ama le delicate storie di stampo orientale, unite alla passione per gli eventi storici perfettamente intrecciati nel romanzo e vicende che poco hanno da invidiare a racconti di spionaggio di stampo moderno.

Libri di Jojo Moyes ( Libri Promossi )



Jojo Moyes
<< Prima di te >>
Prezzo: € 13,00
Pag: 390
Edizione: Mondadori

Trama
A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione.

<< Dopo di Te >>
Prezzo: 14,50
Pag: 378
Edizione: Mondadori

Trama
Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi ami? Come puoi ricostruire la tua vita? Tutti perdiamo qualcuno, ma c'è sempre un "dopo" e questo è il messaggio molto forte e positivo che Jojo Moyes dà alle sue lettrici, un sequel non scontato e pieno di colpi di scena. "Per qualche tempo ti sentirai a disagio nel tuo nuovo mondo. Ci si sente sempre disorientati quando si viene sbalzati fuori dal proprio angolino rassicurante... C'è fame in te, Clark. C'è audacia. L'hai soltanto sepolta, come fa la gran parte della gente. Vivi bene. Semplicemente, vivi!" – Will

Faccio la recensione di due libri della stessa autrice il primo e il secondo perché le cose che ho da dire sono le stesse. Appena entri in libreria non puoi non venir catturato dalla pubblicità di questo libri e da come te lo descrivono. Ti lasci convincere che sia un libro sensazionale. Oltre al fatto che sono stata catturata nel leggerli anche per il fatto che è uscito il film del primo libro……il trailer del film non mi attira, ma ho pensato proviamo a leggere il libro, poi magari vedo il film.
La storia racconta di Louise, che per uno strano scherzo del destino perde il suo lavoro stabile al Buttered Bar e si ritrova a dover cercare un impiego. E’ una ragazza tenace e caparbia, non si spaventa delle difficoltà della vita. Lei non si arrende, cerca il modo di rimboccarsi le maniche e, dopo vari tentativi lavorativi falliti e dopo aver abbandonato le sue riserve, decide di provare a ricoprire l’impiego di assistente domiciliare. Qui conosce Will, un giovane e attraente trentenne tetraplegico.
Inizialmente non è semplice perché Will ha perso totalmente la voglia di vivere e crede che il senso del suo esistere si sia perso con l’uso delle gambe, causato da un incidente avvenuto due anni prima. Lou scopre che la sua missione non è semplicemente farlo sorridere, ma consiste nel salvargli la vita. Speravo in un finale migliore! Mentre leggevo speravo in un finale diverso.

In “Dopo di te” ritroverete inoltre la penna unica di un’autrice che sa catturare il lettore, uno stile che già conoscete e che tornerà, nonostante un iniziale senso di smarrimento determinato dalle numerose novità, ad accarezzarvi l’anima. In questo romanzo si vede una Louisa fragile, beh chi non sarebbe fragile dopo aver perso la persona che ama? La protagonista è una che deve affrontare le sue paure, il suo dolore, e far tesoro delle ultime parole scritte da Will " Vivi bene. Semplicemente, vivi". Più introspettivo rispetto al primo volume, il personaggio di Clarke diventa più completo, a 360°. Will è sempre presente e il lettore lo avverte in ogni pagina, come si accorge di come man mano Clarke tenta di aprirsi ad una nuova realtà, senza cancellare il suo passato, ma semplicemente accettandolo.

La scrittura della scrittrice mi è piaciuto molto, entrambi i libri sono stati piacevoli, da leggere, li ho letti in fretta, i personaggi mi sono piaciuti molto. La storia ben delineata. Questo non è un genere di libri che leggo spesso, ma quando trovo dei libri scritti così, mi piace leggerli, mi fanno passare delle ore in relax.  L’autrice ha la dote innata di non farti smettere di leggere fino alla fine e per me il tempo e le pagine sono volati. Che dire, piacevole! Il secondo libro però l’ho trovato anche più simpatico e divertente. Jojo Moyes ha scritto questi romanzi con una leggerezza piena di sentimento, che tratta un tema difficile e doloroso con grande sensibilità e senza alcuna retorica.