15 gennaio 2020

" Jérome Hallier - La Geisha e il suonatore di banjo "

Jérome Hallier 
" La geisha e il suonatore di banjo "
Edizione: Giunti
Prezzo: 15 €
Pagine 187


Trama
Kyoto, 1900. In una delle più eleganti case da tè della città, vive Omiya, una giovane geisha che sogna di evadere dai confini ristretti del suo mondo. Un mondo dove fin da bambina le è stato insegnato come muoversi, parlare, vestirsi, in cui non c’è spazio per i propri desideri e nemmeno per l’amore, visto che è la sua padrona a scegliere per lei amanti e protettori. Ma un giorno un vecchio liutaio dona alla ragazza un misterioso shamisen, che ha il potere di commuovere chiunque lo ascolti. Così la fama di Omiya arriva fino all’imperatore, che le chiede di unirsi alla delegazione giapponese in partenza per l’Esposizione Universale di Parigi. Il gruppo di geishe risveglia la curiosità degli europei, che fanno la fila per vederle, ma è impossibile sfuggire alla rigida sorveglianza del capitano Yoshikawa, che le accompagna ovunque ed è segretamente innamorato della bella musicista. Finché l’inaspettato crollo di un’installazione non crea il panico tra la folla, e Omiya si ritrova fra le braccia di Tommy, un affascinante suonatore di banjo venuto dall’America...
Due mondi lontanissimi, l’antico Oriente e il moderno Occidente, si incontrano a Parigi attraverso i destini di Omiya e Tommy. E forse, per qualche istante magico, la musica e l’amore riusciranno ad annullare la distanza che li separa.

Sono andata alla libreria giunti e mi sono lasciata tentare da questo libro sia per la trama, ma la prima cosa che mi ha tentato è stata la copertina. Il prezzo per le pagine che ha, mi sembra troppo. Sono rimasta sorpresa mi aspettavo decisamente un libro diverso, mi ha letteralmente spiazzata. Dalla trama ti aspetti una storia d'amore proibita, qui invece di storia d'amore non la vedi manco dal binocolo, mentre da come si legge dalla trama ti sembra che sia al centro di tutto il libro e invece no. L'autore si focalizza più che altro sulle differenze culturali dei protagonisti, e questo ci può stare per presentarci i protagonisti, ma poi deve finire e passare al succo di questo libro, invece che passare a una vera storia d'amore tra i protagonisti, che si incontrano massimo due volte in tutto il libro. All'interno troviamo qualcosa di realmente esistito ossia l'esposizione universale di Parigi e i personaggi sono inventati. La protagonista mi è piaciuta, perché è una ragazza che sogna di essere libera, ma al contrario ovunque va è prigioniera. Il protagonista invece mi è stato sulle scatole, è il classico ragazzo che non sa cosa vuole nella vita. Come è libro è veramente piccino, perché non sono neanche 200 pagine e forse se era sviluppato meglio, magari inserendo una storia d'amore proibita allora ci poteva uscire veramente un buon libro, doveva essere sviluppato. Il libro non mi ha stupito, non mi ha dato emozioni. La scrittura non è male, si legge decisamente in fretta, anche in una giornata. Non ti aspetti un finale del genere, frettoloso. 

Libro sconsigliato.

Sophie Hannah "Agatha Christie - Il mistero dei Tre Quarti "


Sophie Hannah 
" Agatha Christie - Il mistero dei tre quarti " 
Edizione: Mondadori
Prezzo: 19.50
Pagine: 295

Trama 
Un giorno, rientrato a casa dopo pranzo, Hercule Poirot trova una donna visibilmente arrabbiata che lo aspetta davanti alla porta. Si chiama Sylvia Rule e vuole sapere perché Poirot le ha mandato una lettera accusandola dell'omicidio di Barnabas Pandy, un uomo di cui lei non ha mai sentito parlare né tantomeno ha mai incontrato. Poirot cade dalle nuvole: non ha nessuna idea di chi possa essere Barnabas Pandy e sa benissimo di non aver mandato la lettera a cui Sylvia fa riferimento. Ma non riuscendo a convincerla del contrario, lei se ne va infuriata. 

Immaginate poi la sorpresa quando, ancora turbato, Poirot entra in casa e trova un altro sconosciuto, un certo John McCrodden, che sostiene di aver ricevuto la stessa lettera con la stessa accusa nei suoi confronti. 
Chi è l'autore di queste missive? Ma soprattutto: chi è Barnabas Pandy? Ed è vivo o morto?

Nuovo libro con Poirot. Mi piacciono molto i libri di Agatha Christie e con questo libro Sophie Hannah gli ha reso giustizia. Dei tre libri che ha scritto su Poirot facendolo tornare in vita, questo è il migliore dei tre. L'investigatore belga Hercule Poirot ritorna in un nuovo libro scritto da Sophie Hannah. Il libro è ambientato con un arguto mistery ambientato negli anni 30 a Londra. Il libro mi è piaciuto, letto veramente in pochi giorni perché volevo scoprire chi era il colpevole. Scorrevole, la trama è coerente, e non risulta mai banale, mi ha tenuta incollata alle pagine, una lettura piacevole. Per me in ogni giallo anche noi dobbiamo cercare di risolvere il mistero e il più delle volte non ci riusciamo.

14 gennaio 2020

Serie tv - The vampire diaries


Da parecchio tempo che seguo la serie televisiva - “The Vampire Diaries”, perché mi piace. Attira, ha tutto quello che una serie televisiva dovrebbe avere. I suoi episodi sono piacevoli, si guardavano tranquillamente. C’è tutto dentro mistero, amore, horror, non sono male. Anche i personaggi molto intriganti, coinvolgenti, curiosi ti invogliava guardarli per vedere prossimo episodio cosa succedeva. I romanzi dalla serie tv hanno qualche differenza, cercherò di elencarle sperando di mettere di tutto.
Nei romanzi Elena ha una sorellina piccola di nome Margaret, nella serie tv ha un fratello di qualche anno più piccolo di nome Jeremy che studia nella sua stessa scuola.
Nei romanzi Stefan e Damon hanno 500 anni mentre nel telefilm l'età messa è tra i 160 e 170 infatti a Stefan in un episodio si vede che festeggia 162 anni. (Una bella differenza di età direi!)
Nei romanzi, Meredith è una delle migliori amiche di Elena insieme a Bonnie, nella serie è una dottoressa di nome Meredith Fell ed è decisamente più grande di Elena e Bonnie.
Caroline nei romanzi è una rivale di Elena non la sua migliore amica come viene fatto vedere nella serie tv.
Cambiano i cognomi, per esempio come quello di Bonnie da McCullogh a Bennett, quello di Matt da Honeycutt a Donovan; quello di Tayler da Smallwood a Lockwood; quello di Meredith da Sulez a Fell; quello di katrine da Von Swartzschild diventa Pierce, in origine Petrova; e Klaus, mentre nei libri è conosciuto semplicemente per nome, nella serie televisiva si chiama Niklaus Mikaelson.
Oltre ai cognomi cambia anche l'aspetto fisico. Nei romanzi, Elena è bionda e occhi azzurri, e lei e katrine, hanno alcuni tratti differenti, pur essendo molto simili in quanto sorellastre. mentre nella serie tv è castana e occhi marroni ed è identica a Katrine perchè sono doppelgänger. Nei romanzi, Stefan e Damon si somigliano molto, infatti entrambi hanno i capelli neri; nella serie Stefan ha capelli castano chiaro tendente al biondo e Damon ha capelli castano scuro tendente al nero. Nei romanzi Bonnie ha capelli rossi, occhi marroni e pelle chiara; nella serie ha capelli castani scuro, occhi marroni e pella scura. Caroline ha capelli ramati e occhi verdi nei libri, mentre nella serie televisiva ha capelli biondi e occhi azzurri.
La zia Judith è diventata la zia Jenna, perché hanno cambiato il nome, e ti chiedi il motivo, bella domanda. 
Per la prima volta preferisco la serie televisiva ai libri! 
Solo che le serie tv sono belle quando non allungano tanto il brodo! Di questa serie si apprezzano veramente le prime stagioni, io ho apprezzato da seguirla bene solo le prime 4 stagioni, dopo le 4 stagioni, alla 5 stagione così così, dalla sesta cominci a dire mamma mia che noia. Mettono un mucchio di roba, che non si da dove la prendono. Io ho visto fino all'ultima stagione, ma giusto per vedere che finale avevano dato. 
Vi consiglio questa serie al massimo fino alla 5 stagione.....

13 gennaio 2020

" Libro Nì: La storia infinita - Micheal Ende "



" La storia Infinita "
Micheal Ende 
Edizione Tea
Prezzo: 5.00 €
Pagine: 436

Trama 
Bastiano Balthazar Bux è un ragazzino goffo, grassoccio, soprattutto solo. E ha una grande passione: leggere. In un giorno di pioggia, inseguito dai compagni che si fanno beffe di lui, si rifugia in una vecchia libreria dove trova un volume intitolato "La storia infinita". Il libraio non vuole venderlo, ma l'attrazione per quel libro è tale che Bastiano lo ruba e ci si immerge letteralmente: infatti, scopre che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del mondo incantato di Fantàsia, con le sue mitiche creature e le sue città sospese. Libro dentro al libro, la "Storia infinita" si anima quando Bastiano entra nella vicenda in un gioco ingegnoso sul rapporto fra immaginazione e realtà.

Allora inizio a dire che non ho visto i film basati su questo libro, perché anche quando ero più piccola non mi hanno mai attirato. Questa è una lettura per ragazzi, ma io l'ho letto adesso in età adulta. Devo dire che se mi davano da leggere questo libro quando ero più piccola non sarei riuscita a finire di leggerlo. Adesso che l'ho letto, e l'ho finito, ma l'ho finito solamente perché volevo vedere che finale era stato inserito. Avevo preso questo libro perché volevo leggero, e un pò per il prezzo di 5.00 € decisamente conveniente.
Il libro si divide in due parti, la prima parte dove ci viene narrata la ricerca del giovane Atreiu, mentre la seconda parte, troviamo proprio Bastiano vive le sue avventure in Fantasia.
Devo dire che ho apprezzato di più la prima parte del libro. La prima parte era scorrevole, avvincente, ti mangiavi i capitoli. La seconda parte ho fatto fatica per arrivare alla fine del libro, è stata una bella delusione. Lo stesso protagonista che magari fino a poco prima lo potevi considerare anche simpatico, nella seconda parte con i suoi comportamenti era irritante, pagina dopo pagina non fai altro che leggere che per Bastiano l'importante essere bello, coraggioso e venerato da tutti. Come stile di scrittura, non è scritto male, la prima parte è scorrevole, la seconda risulta quasi pesante, anche se come libro non lo è. 

12 gennaio 2020

" Serie Tv: Grey's Anatomy "

Grey's Anatomy è una serie tv americana, che viene trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell'immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. La serie tv è stata ideata da Shonda Rhimes, che ne è produttore esecutivo. La serie è ambientata per la maggior parte del tempo all'interno del Seattle Grace Hospital. L'ospedale è teatro di numerosi eventi: dai casi clinici particolari, come quello di un uomo che possiede una bomba nel torace, a vere e proprie sparatorie.

La musica è una parte importante per la serie. Il titolo di ogni episodio è infatti tratto da una canzone, in ogni episodio, vengono utilizzate molte canzoni conosciute o celebri. Il tema della sigla d'apertura e di chiusura è un frammento del brano Cosy in the rocket.

Grey's Anatomy è molto famosa, ma dietro ci sono molte persone che la criticano. La serie è stata ampiamente criticata da vari gruppi di persone, specialmente medici, per l'inaccuratezza nel presentare situazioni cliniche e per l'esagerazione del legame tra dottori e altre persone dell'ambiente. Io non sono un medico, ma in effetti alcune cose sono esagerate, ma devo dire è un telefilm, non è la realtà. Nonostante ciò, i sostenitori del programma hanno difeso la mancanza di realismo, affermando che un medical drama più fedele alla realtà, farebbe perdere il fascino che rende popolare.

Io ho iniziato a vedere (anche per caso) tutti ne parlavano bene, e ho pensato dai proviamo, e io non sono appassionata di medical drama, in poco tempo è diventata la mia serie tv preferita, per la storia, per i personaggi, mi piaceva molto, non vedevo l’ora di vedere la prossima puntata alla prossima stagione. Io l'anno scorso ho visto la 15esima stagione, ora so che è iniziata (o sta per iniziare) la stagione numero 16, io mi fermo alla 15esima perché si è allungata troppo, quindi ho deciso di fermarmi alla stagione numero 15. Ora una cosa mi viene da dire ora basta, perché la maggior parte degli attori originari sono andati via, sono ben pochi gli originali, anche perché giustamente gli attori vogliono fare altro, per me oramai arrivati alla 16esima stagione non sanno più cosa inventarsi, non solo per i casi dei pazienti portati in ospedale, per non parlare dello stesso ospedale Seattle Grace che ne ha viste di tutti i colori, fra attentati, esplosioni, fusioni, disastri aerei, scandali, inchieste interne e avanti così, e ti viene da pensare, ma non stiamo esagerando con tutte 'ste catastrofi? per parlare che non sanno che cavolo inventarsi, anche delle relazioni dei medici stessi. Insomma, non è facile durare 14 stagioni e comunque cercare di mantenersi ancora a galla. Per me sarebbe giusto fare un ultima stagione e dare un buon finale a tutti i personaggi.

Nella serie tv troviamo alcune cose ricorrenti.
1- il cast si rinnova,

2- Meredith Grey (C’è poco da fare: Meredith Grey è la protagonista che si ama o si odia).
All’inizio Meredith poteva piacerci. Sfortunata nella vita, un amore tra continui alti e bassi e vari incidenti. Ma dopo un po’ è diventata intollerabile, la sua vita fatta di lacrime e morte, e il suo modo di reagire. I suoi pianti, il suo carattere e le sue crisi ti fanno pensare ora basta, più che farci provare compassione per lei, ti fa innervosire. Dopo tanti anni il suo atteggiamento da “Lasciatemi sola” e “More tequila please” è diventato così patetico. Quando non si prova più un briciolo di empatia per la protagonista, vuol dire che qualcosa proprio non va.

3- C’è sempre un nuovo problema

4- Si piange sempre. Certo se ci sono tante morti, ci sono anche tante lacrime, visto che si muore un po’ troppo. Ma davvero erano necessarie tutte quelle decine e decine di morti? Davvero esiste un ospedale in cui trapassano più medici che pazienti?

5-il sistema in cui è inserito. Anche i fan più appassionati, in ogni caso, devono ammettere che il Grey’s Anatomy nelle ultime stagioni non è più lo stesso delle prime stagioni.

6-Inizia a essere prevedibile. Grey’s Anatomy che ha fatto dei colpi di scena il suo tratto distintivo, ma dopo un pò, rischia di essere prevedibile. Non possiamo sapere con sicurezza chi morirà e come, o quale catastrofe si abbatterà, ma siamo certi che in ogni stagione ci sarà almeno una tragedia o qualche imprevisto mortale. Possiamo dire Grey's anatomy, "mai 'na gioia!". Ci sembra anche normale che dopo 15 esime lunghissime stagioni e centinaia di episodi, Grey’s Anatomy ora arranchi un po’.

Libro Bocciato: " Armand il vampiro di Anne Rice "

"Armarnd il vampiro "
Anne Rice
Casa Editrice: Tea
Pagine: 434
Prezzo: 8.90

Trama
Morto carbonizzato sul sagrato della cattedrale di Saint Patrick, a New York: questa era la fine che tutti credevano avesse fatto il vampiro Armand. Invece Armand è sopravvissuto ed è pronto a raccontare al vampiro-biografo David Talbot la sua vita, lunga oltre cinquecento anni. Bello come un angelo, Armand ha l'aspetto di un eterno adolescente; tuttavia, dietro quell'eterea sembianza, si celano una vicenda colma di violenze e un'anima tormentata e profondamente inquieta. Dalle steppe russe alla Venezia più misteriosa fino all'incontro con Marius, il Maestro, colui che gli offrirà la conoscenza e l'immortalità, colui che lo salverà dall'abisso e lo condannerà in eterno...

Mi trovo a bocciare un libro di Anne Rice, molti penseranno come bocci un libro di Anne Rice?! Si lo boccio. Ora spiego il motivo. Mi sono avvicinata alla scrittrice con il libro la regina dei dannati, che mi era piaciuto molto, avevo letto "intervista al vampiro" ed era stato un libro ni perché ero arrivata a leggere fino a metà libro e poi l'avevo lasciato questo lo stesso. Ho capito che Anne Rice non fa per me. Quando ho iniziato a leggere questo libro ho detto il libro è decisamente famoso, tutti dicono è bellissimo, ho pensato ok, e invece no. Se il libro mi prende e mi piace, finisco il libro in pochi giorni, invece per questo non è stato così, non avevo la voglia di prendere il libro e leggerlo, e quando lo leggevo, iniziavo e dopo 10 pagine chiudevo il libro, ho fatto fatica a leggerlo, infatti non l'ho finito. 

Lo stile di Anne Rice è molto particolare, io sono dalla parte a cui non piace. Lo trovo eccessivamente ricercato e ricco di riflessioni è proprio lo stile della scrittrice. Ho trovato il libro lento, ho trovato le descrizioni ripetitive e noiose. Ho trovato la visione della figura del vampiro, una figura tormentata e romantica e non sono una novità dei suoi libri. 
La cosa che mi è piaciuta che ho trovato che il lettore si identifica con il vampiro e non con la vittima.
I personaggi sono perfetti e raffinati. 
Questi romanzo tratta delle tematiche LGBT. Viene dato troppo spazio alle scene “erotiche”, anche se la “sessualità fluida” è sempre stato un marchio di fabbrica per Anne Rice. 

Consiglio questo libro agli appassionati di Anne Rice, se volete iniziare con la scrittrice non iniziate da questo. 

11 gennaio 2020

" Make Up Bocciato: Shiseido Set "

Shiseido 
Full Lash - multi dimension mascara
Set con mascara + struccante + rossetto


Il mascara Full Lash Volume di Shiseido dona agli occhi un'espressione vibrante intensificando quasi all'infinito il volume delle ciglia.

Tra ottica e cinetica, crea una frangia a ciglia piena disegnata a forma di ventaglio grazie alla sua formula tridimensionale e al suo pennello con tecnologia unica, progettata per amplificare il volume di tutte le ciglia su richiesta, qualunque sia la loro natura. Queste sono le caratteristiche che dovrebbe fare. Io volevo provare un mascara e ho visto questo kit formato da mascara struccante bifasico e rossettino di un bel rosso. Il prezzo non lo ricordo, ma tra i 20 e i 30 euro, comprato nella profumeria douglas. 
Allora perché lo boccio? Sullo scovolino nulla da dire è un normale scovolino. Boccio il mascara perché fin dalla prima applicazione non mi ha fatto impazzire il prodotto, per prima cosa ne va messo poco altrimenti appiccica tutte le ciglia in una maniera unica e io prima di applicarlo sulle ciglia tolgo sempre l'eccesso e ci vuole un pò per metterlo come si deve, le prime volte se andavo di fretta mettevo un altro mascara, altrimenti avrei fatto tardi. Il mascara dovrebbe donare volume, ma non ho visto il volume che dice che dovrebbe donare alle ciglia, se era solo questo alla fine con un pò di pazienza, ma la cosa che mi fa impazzire di meno e che per struccarlo è una faticaccia, e per gli occhi non è una pacchia! Non è semplice da togliere e va via a grumi (la cosa che non mi piace per niente) e non va via bene neanche tanto con lo struccante bifasico che ho trovato nella confezione. L'unica cosa che mi è piaciuta del kit è il rossettino (è il RD501 ruby copper) un bel color rosso, piccino pratico da portare in borsa confortevole sulle labbra. Consiglio il rossetto, ma non il mascara e neanche lo struccante. Lo struccante è un bifasico, la cosa positiva che lascia la pelle morbida, ma non strucca molto, per il viso è perfetto, ma per gli occhi no.